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Archivio della Categoria 'Taccuino di Viaggio'

Sulle strade di Parise

lunedì 31 agosto 2009

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A ottant’anni dalla nascita di Goffredo Parise (1929-1986) e in vista dell’intitolazione di una via della sua città, l’edizione 2009 di Libriamo si è svolta dal 28 al 30 agosto all’insegna dell’opera letteraria del grande scrittore vicentino.

Fra le iniziative in programma, grande successo hanno riscosso gli Itinerari Parisiani, passeggiate per il centro storico di Vicenza alla riscoperta dei luoghi narrati dall’autore de Il prete bello, con letture tratte dai suoi romanzi. A cura di Giulia Basso, con gli attori Matteo Balbo, Stefania Carlesso e Carlo Presotto.

S.S.

Moon Palace

mercoledì 12 agosto 2009

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“Era la seconda o terza sera che ci passavo e, del tutto casualmente, mi trovai in piedi tra le due finestre, disposto obliquamente rispetto a quella sulla sinistra. Girato leggermente lo sguardo in quella direzione, mi apparve improvvisamente visibile una fessura libera tra i due palazzi sul retro della casa. Ed ecco lì sotto la Broadway, nel suo tratto più ristretto e limitato, ma a contare era il fatto che tutta la zona a me visibile appariva riempita da un’insegna al neon, una fiammeggiante pira di caratteri azzurri e rosa che tracciava distintamente le parole MOON PALACE. Vi riconobbi l’insegna di un ristorante cinese che aveva sede nello stesso edificio, poco più in là, ma la forza dell’impatto con quelle parole coprì ogni possibile riferimento e associazione. Caratteri magici, sospesi là nel buio come un messaggio non proveniente da altrove se non dal cielo. Mi venne subito in mente lo zio Victor con il suo complessino [i Moon Men, nota mia], e in quel subitaneo istante di irrazionalità fui abbandonato da ogni paura. Mai avevo provato qualcosa di altrettanto improvviso e assoluto. Una stanza spoglia e sudicia si era convertita in un luogo di interiorità, in un punto cruciale di strani presagi e misteriosi eventi arbitrari. Continuai a tenere lo sguardo fisso sull’insegna del Moon Palace, finché piano piano capii che ero arrivato nel posto giusto, che quell’appartamentino era veramente il luogo dov’ero destinato a vivere.” [tratto da Paul Auster, Moon Palace, Einaudi 1997, traduzione di Mario Biondi].

Capita che un’insegna, evanescente stella cometa nella jungla della città, getti d’un tratto luce sulle ombre dei nostri dubbi, indicandoci nuove prospettive di cammino sulla base dell’interpretazione di segnali promettenti.
Perchè non coglierli, se è proprio questo che ci aiuta a sopravvivere?

S.S.

Racconti di Roma in versi (Testamento di un mendicante)

lunedì 13 luglio 2009

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Testamento di un mendicante
di Daniele Colasimone

A voi tutti,
che passate veloci
sui marciapiedi della mia casa
e strusciate appena al
limitare del sonno,
che benevoli vi fermate, e un soldo,
rame al cesto quasi vuoto,
posate,
o che sdegnosi scartate il mio corpo
già gonfio del vostro disgusto.
A voi ragazze dei quartieri più ricchi,
che trilli di risa appena celate
ai corsi versate,
e oro custodite gelose
tra le catene dei vostri capelli,
a voi platani stanchi, che per anni
mi donaste dolcissimo riparo dagli agosti
silenziosi
e d’inverno,
caldo scuotersi di rami al cuore.
A te fiume, filo ocra attraverso la cruna dei ponti,
a voi rovine dei Cesari,
cupole dei Papi.
A voi tutti,
lascio una fedele coperta di lana.

Racconti di Roma in versi (Ragazzi)

mercoledì 24 giugno 2009

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Ragazzi
di Daniele Colasimone

Correte
veloci, andate,
la notte sovrasta gli ulivi e latra
intorno con occhi di lupo.
Correte,
contate i respiri
nel sonno coperto di freddo,
e sulle lingue intrise di sete,
calerà la pace del buio.
Spezzate dal pianto si piegheranno
le colonne del Foro
ed acque scure verseranno
ai sassi di Roma.
Che tacciano per sempre
le mura del convento,
ed oggi la luna incanti altri cieli.
Chiudete la pagina di questa giornata,
senza fare rumore;
voglio sentire solo la terra
di questo Paese
posarsi sui loro corpi

Racconti di Roma in versi (Il fiume)

lunedì 8 giugno 2009

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Era da tempo che meditavamo di sconfinare dall’arte del racconto a quella della poesia.
Muoviamo finalmente il primo passo pubblicando alcune poesie romane di un autore inedito ma che è subito piaciuto alla nostra redazione: Daniele Colasimone.
Anche in questo caso, ci aspettiamo suggerimenti e spunti dai nostri lettori.
In attesa, chissà, di un corso dedicato proprio al raccontare una città in versi.

L.S.

Il fiume
di Daniele Colasimone

Piove da tre settimane.
Il fiume è andato a spasso per le campagne e le cucine.
Ha provato ad entrare nella sua stanza.
Fingendosi me, ha bussato e teso l’orecchio dolce e liquido
ma lei non ha respirato per non farsi scoprire, perchè credeva che dietro la porta ci fossi io.
Così è scivolato nell’ansa dove riposano le notti più calde di luglio quando intorno si aprono i fiori e certi fogli volano a terra da una scrivania