Rosso Malpelo va al liceo
Se c'erano ancora dubbi sulla validità culturale e artistica delle trasposizioni cinematografiche, credo siano stati risolti favorevolmente con la doppia proiezione di Rosso Malpelo di Pasquale Scimeca, svoltasi presso i licei scientifici di Bracciano e di Civitavecchia nell'ambito del progetto Cinema nelle scuole. Certo molto dipende dalla maestria degli artefici di questa trasposizione, dalla loro capacità di saper trasformare in sapiente scrittura cinematografica tutto quello che passa per racconto letterario, ma quando tale passaggio funziona l'opera trasposta acquista un ulteriore livello di significato e si prepara a camminare con rinnovata energia nell'immaginario degli spettatori.Ce ne siamo accorti vigilando sul livello di attenzione degli oltre ottocento studenti coinvolti nelle proiezioni. Alla fine un lungo applauso commosso si è sollevato a trattenere la triste scomparsa di Malupelo nelle viscere della terra. L'accentuazione della vena poetica e metafisica che Pasquale Scimeca e Nennella Bonaiuto hanno impresso sulla fredda narrazione verista di Verga ha infatti liberato il racconto dalla sua patina sociale e ha sprigionato quel sapore ancestrale, fiabesco di un mondo cattivo, violento, bagnato di sangue e sudore, dove i bambini rappresentano la luce dell'umanità contro il buio e la miseria dei grandi, che ha tanto emozionato gli studenti presenti in sala. L'incasso delle due proiezioni è andato a incrementare il sostegno al progetto Rosso Malpelo, 1000 scuole adottano 1000 bambini promosso dalla Arbash film in collaborazione con MLAL. C.S.