Home Cos'è Chi siamo Richiesta Informazioni Contattaci Mailing List

Impressioni d’Oriente (parte seconda)

084076073

Così scrisse lo storico cinese Sima Qian nel I sec a.C. (Memorie Storiche, cap. IV): Allora l’Imperatore parlò e disse: “Invierete 700.000 operai a lavorare alla mia tomba, scaverete il suolo fino all’affiorare dell’acqua, vi colerete del bronzo e sarò sepolto tra ori e pietre preziose. Costruirete balestre e frecce per impedire a chiunque di violare il mio riposo. Col mercurio si faranno oltre cento corsi d’acqua e grandi torce che dovranno restare accese per molto tempo. L’esercito dei miei guerrieri veglierà al mio capezzale in eterno”. Poi l’Imperatore morì. Quando la bara fu fatta discendere qualcuno disse che gli operai e gli artigiani che avevano lavorato alla tomba dell’Imperatore ne conoscevano i segreti e l’immenso valore dei tesori custoditi. Terminati i funerali fu fatta cadere la porta d’ingresso della camera mortuaria e vi furono chiusi all’interno tutti coloro che avevano lavorato alla tomba del Primo Imperatore. Essi non poterono più uscire.

Tale descrizione fu ritenuta fantastica da molti storici  e relegata al ruolo di leggenda; fino a quando, nel 1974, nei pressi di Lintong, un villaggio a nord-est di Xi’an, alcuni contadini portarono alla luce i primi reperti dell’esercito di terracotta posto a guardia del riposo del re, la cui tomba è stata localizzata, ma resta a tutt’oggi inviolata.

La città dei guerrieri, la scoperta archeologica più importante del XXI secolo, è definita da molti “l’ottava meraviglia del mondo”. I suoi guardiani, scolpiti nella pietra a grandezza naturale, sono armati di carri e cavalli. Nessun lineamento del volto è uguale all’altro, cittadini che traspirano umori e sentimenti, diversi stili di acconciature e perfino diversa suola delle scarpe. La città si estende per migliaia di chilometri quadrati, in eterna schiera. Si potrebbero trascorrere ore ad osservarla ed è come guardare una fotografia, come guardare l’oceano. E comprendere quante parole può dire ciò che sta in silenzio.
 
Elena Premoli

I commenti sono disabilitati.


Per un corretto funzionamento questo sito utilizza i cookie, proseguendo la navigazione accetti il loro utilizzo (visualizza Privacy Policy completa) | CHIUDI